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Marco Rossi vince la Coppa Italia Giovani di FM e Penelope Biagi terza nella gara di FF cadette

Casale Monferrato 3/4/5 maggio 2019 - E’ iniziato il mese più impegnativo dell’anno agonistico per tutti gli atleti del Pisascherma e a inaugurarlo ci hanno pensano i Cadetti ed i Giovani che a Casale Monferrato si sono dati battaglia nell’ultima gara utile per la qualifica ai Campionati Italiani di categoria in programma a fine mese a Lecce.

Marco Rossi conquista il gradino più alto del podio nella gara Giovani di fioretto ottenendo così un ottimo risultato che lo proietta a pieno diritto alla fase finale degli italiani. Bella la sua gara condotta sempre con buona autorevolezza e mostrando in ogni assalto bella scherma. Dopo una partenza non brillantissima al girone è riuscito negli assalti di diretta ad esprimere il suo potenziale che gli ha permesso di concludere la gara sul gradino più alto del podio. Bravo Marco.

Ma a centrare con autorevolezza e determinazione un altra bella medaglia nel fioretto cadette ed in particolare quella di bronzo è Penelope Biagi, che si classifica al terzo posto. Penny artefice di una bella rimonta nell’assalto di qualifica che la vedeva sotto per 14/10 è riuscita ad inanellare una serie di belle stoccate portando l’assalto sul ponteggio di 15/14 a suo favore. Presa coscienza delle capacità e tranquilla della qualifica ottenuta conclude la sua gara con un ottimo terzo posto superando facilmente gli assalti successivi e terminando la sua gara in semifinale.

Ma i risultati eccellenti non finiscono qua, perché nei top 8 il Pisascherma piazza altri ben due atleti, ed in particolare Lucilla Delitala nella gara cadette di fioretto e Alessandro Biscontini in quella di spada cadetti.

Il quinto posto di Lucilla arriva dopo una gara condotta quasi al limite della perfezione, n. 4 del tabellone di diretta vince il primo assalto nei trentaduesimi con il punteggio di 15/3 e poi quello decisivo per la qualifica con il punteggio di 15/14 dimostrando lucidità e buone capacità tecniche. Soltanto un pizzico di rammarico per l’assalto perso nei quarti per una manciata di stoccate dove non è riuscita ad imporre la sua scherma fin dall’inizio ma soltanto nell’ultima fase del match con un punteggio ormai troppo sfavorevole.

Alessandro termina la sua gara al 7ª posto, risultato ottenuto con sicurezza, messo solo in discussione nell’assalto dei trentaduesimi vinto alla priorità con una stoccata messa dopo un finale di assalto al cardipalma.

Da segnalare la bella prestazione di Chiara Calabrò che conclude la sua gara nelle top 16 e strappa così il pass per gli Italiani di Lecce, dopo un anno partito non nel migliore dei modi caratterizzato infatti da un infortunio che l’ha tenuta lontano dalle pedane per diverso tempo.

Tutti loro si vanno ad aggiungere agli atleti già qualificati dopo le due prove nazionali in particolare Letizia Campani (spada Giovani), Irene Bertini e Marta Iacomoni (fioretto Cadette).

Gara un pò sottotono per gli altri atleti dai calzettoni rossi che non sono riusciti a centrare la qualifica, in particolare per i fiorettisti cadetti Francesco Bandini, Francesco Sidoti, Francesco Dell’Aversana e Costanza Pensabene e per il giovane Francesco Valori Ventura. Peccato soprattutto per quest’ultimo che non è riuscito nonostante l’esperienza ad esprimere appieno il suo potenziale.

Anche le spadiste Matilde Barbieri e Alessia Matteucci (Giovani) e i cadetti Irene Bertini e Marco Rossi purtroppo non centrano la qualifica ottenendo così risultati ben al di sotto delle loro possibilità. Niente campionato italiano per loro ma la scherma si sa....spesso ci mette davanti a queste situazioni anomale e immeritevoli.

Stessa sorte per Riccardo Rossi che nella sciabola non riesce ad entrare nei top 16 e vede sfumare la possibilità di partecipare alla gara nel salentino.

Bilancio agrodolce per il Pisascherma, tante belle soddisfazioni per alcuni dei nostri ragazzi e qualche boccone amaro da ingoiare per altri, risultati sperati e ottenuti, ed altri immeritevolmente subiti....pazienza, il lavoro deve continuare perché la strada intrapresa è quella giusta.


Foto Trifiletti - Federscherma

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